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Sindrome dell'Impostore:
Svalutarsi sul Lavoro e nella Vita

Hai mai sentito parlare della “sindrome dell’impostore”?
Sì, forse ricorderai che è qualcosa che ha a che fare con il successo… con quell’inadeguatezza che provi in certe situazioni, con quell’insicurezza che ti blocca ogni volta che invece vorresti dare il meglio di te.
Ma vediamo meglio cos’è questa sindrome dell’impostore e come superarla.

Impara a conoscere le tue convinzioni limitanti

Ti è capitato qualche volta di ripeterti frasi del genere?
O di sentirti in ansia per il timore di “essere scoperta” nella tua incapacità e nel tuo poco valore?


Tranquilla, questo capita a circa il 70% della popolazione e anche se ha un nome un po’ inquietante, non è così grave e soprattutto, possiamo intervenire subito!


Stiamo parlando della cosiddetta “Sindrome dell’ impostore” che non è altro che una condizione che ci rende incapaci di riconoscere e interiorizzare i nostri successi: in pratica, pensiamo di non meritare e questo può avvenire in qualsiasi campo, relazionale, personale o lavorativo.

Questa sindrome colpisce indistintamente donne e uomini, di qualsiasi età, provenienza geografica o sociale, titolo di studio o posizione lavorativa.
E’ stata “scoperta” e studiata dalla Dott.ssa Pauline Clance e colleghi alla fine degli anni ’70  e un dato interessante è che sembra ci sia un tratto comune tra le persone che ne soffrono, e cioè che questi abbiano performance superiori alla media.
Può sembrare un dato controintuitivo, poiché siamo portati a pensare che l’insicurezza poggi su delle basi solide di un certo grado di incompetenza, eppure non è così.


Succede tutto nella nostra mente.


In realtà, se ci riflettiamo un attimo, arriveremmo alla conclusione che nel momento in cui cominciamo a diventare competenti di un certo argomento, allo stesso tempo iniziamo a sentire di non essere “abbastanza” competenti, perché ci rendiamo magari conto che il campo è molto molto vasto e si presta ad approfondimenti di ogni sorta.
E’ proprio il contrario di quello che avviene con l’effetto Dunning-Kruger, che si verifica quando una persona – inconsapevolmente – si ritiene perfettamente competente in un dato campo, salvo poi dimostrare di non saperne assolutamente nulla!

Naturalmente entrambi i fenomeni sono completamente inconsapevoli, eppure hanno effetti disastrosi!

Capisci il tuo valore

COME SUPERARE LA SINDROME DELL'IMPOSTORE?

Esiste, dunque,  una “soluzione definitiva” a questo problema?

Sì, esiste… ma solo lavorando tantissimo sulla tua autostima, potrai tentare di debellare completamente certi pensieri dalla tua mente… o meglio, imparerai a gestirli efficacemente.


Intanto puoi iniziare a capire se è proprio questa sindrome dell’impostore ad affliggerti e in che misura ne sei colpita, rispondendo alle domande del test che puoi trovare QUI.

Ma perché succede tutto questo?
Perché abbiamo così poca sicurezza nelle nostre capacità?
Perché tendiamo ad attribuire alla “fortuna” i nostri successi, anche se razionalmente sappiamo bene di esserci impegnati e aver faticato tanto?


E’ senz’altro un problema che affonda le sue radici nella scarsa autostima, nel confronto continuo e frustrante con gli altri, nel perfezionismo che ci fa pretendere di dover dare sempre 10 e che no, 9 e ½ non è abbastanza!
Spesso ci sentiamo gli unici custodi di un segreto vergognoso e invalidante che dobbiamo a tutti i costi tenere nascosto e che, se gli altri conoscessero, cambierebbe sicuramente l’opinione su di noi!


Può essere la mancanza di una laurea, un brutto voto proprio a quell’esame che ora definisce il ruolo in azienda, o qualsiasi altra cosa che noi percepiamo come un fattore che abbassi vertiginosamente il nostro valore.

L'insicurezza può essere capita

Ma torniamo al confronto con gli altri. E’ senza dubbio tra le cause più invalidanti.


Certo, il confronto con gli altri è quasi inevitabile: ogni giorno ci ritroviamo a valutare il nostro operato e metterlo a confronto con quello dei nostri colleghi, o delle altre mamme, o delle altre imprenditrici (per fare solo degli esempi).
Il problema è che non sempre questi confronti sono reali, spesso avvengono solo in superficie, ossia confrontiamo quello che pensiamo di sapere su qualcun altro, o peggio ancora, quello che vediamo sui social network.


Perdiamo di vista una verità incontrovertibile e cioè che possiamo avere caratteri molto diversi, occupare posizioni lavorative e/o sociali molto distanti, appartenere addirittura a culture diversissime, ma… se ci guardiamo dentro (e cioè dentro la nostra mente, nel nostro cuore, nelle nostre paure, nei nostri sogni e desideri…) in realtà siamo tutti profondamente simili.


Non esistono vite perfette, mamme perfette, imprenditrici perfette.


Esiste ognuno con il suo mondo, il suo valore, la sua volontà di mettersi in gioco e le sue paure di non esserne all’altezza.

Ridimensionare l’immagine che ci siamo creati degli altri è un primo, importantissimo passo per cominciare a razionalizzare la nostra sindrome dell’impostore e toglierle un po’ di potere.

Ma sicuramente il “passo zero” che puoi fare fin da subito è capire in che misura sei colpita dalla Sindrome dell’impostore, rispondendo alle domande del test gratuito che ho creato per te, così potrai sapere da dove cominciare per intervenire al meglio e cambiare le sorti della tua insicurezza!

2 commenti su “Sindrome dell’Impostore: Svalutarsi sul Lavoro e nella Vita”

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