Self Talk: come gestire efficacemente il dialogo interno
Cos'è il Self Talk?
E’ provato che ognuno di noi parla “tra sé e sé” quasi ininterrottamente per tutto il giorno.
Lo facciamo più o meno consapevolmente e la brutta notizia è che molto spesso questo dialogo interno non è poi così gentile verso noi stesse.
Sarà capitato anche a te di ripeterti frasi poco lusinghiere, come queste:
“Ma che stupida, ci sono cascata di nuovo!”.
“Non sono proprio buona a niente, commetto sempre gli stessi errori, non imparerò mai!”.
“Non sono abbastanza in gamba, non passerò mai quel colloquio!”
E ancora, ancora, ancora… ci siamo capite, vero?!
E quante volte abbiamo poi dovuto constatare (non senza amarezza) che quello scenario negativo si è concretizzato proprio così come ce lo eravamo dipinto?
Ecco, si è verificata la cosiddetta profezia che si auto-avvera, ovvero: “ciò che pensi, realizzi”.
Infatti, i ricercatori sono ormai certi che il linguaggio influenzi il nostro inconscio, i nostri pensieri, le nostre azioni e – di conseguenza – i risultati che otteniamo.
È, dunque, il caso che impariamo a conoscerlo e gestirlo al meglio con la tecnica del dialogo interiore.
Il termine Self Talk, preso in prestito dal mondo dello sport (laddove il coaching è nato, dopotutto!), indica quel dialogo interiore che, se strutturato secondo regole ben precise e utilizzato in maniera consapevole, rappresenta un efficace aiuto per raggiungere i propri obiettivi.
Il suo scopo è, infatti, quello di sviluppare l’auto-induzione di uno stato emotivo desiderato: autostima, energia, motivazione, coraggio, concentrazione e così via.
Se ti è capitato di osservare da vicino un atleta prima di una competizione, avrai sicuramente assistito a questo linguaggio potenziante, anche detto “Power Talk”, considerato un elemento chiave per performance di successo. Vale la pena imparare a gestirlo, che ne pensi?!
Vediamo, allora, quali sono li principi che lo regolano.
Come funziona il Self Talk?
Ora sai che il linguaggio influenza il nostro inconscio, partendo dai pensieri e arrivando fino ai risultati che otteniamo.
Ma come avviene questo “effetto a catena”?
La parole che ascoltiamo – non importa se le pronunciamo noi o gli altri – creano dei pensieri e, quindi, delle immagini nella nostra mente e queste a loro volta evocano emozioni dentro di noi. Se abbiamo dei pensieri gioiosi, di speranza, colmi di entusiasmo, allora proveremo delle emozioni positive. Al contrario, se abbiamo delle preoccupazioni, dei pensieri di dolore o negativi, allora le nostre emozioni li rispecchieranno e proveremo ansia, nervosismo, tristezza, dolore.
Sono proprio le emozioni a condizionare le nostre azioni, il nostro comportamento.
E i risultati che otteniamo nella nostra vita non sono altro che una diretta conseguenza di questa catena e, dunque, delle nostre azioni.
Hai capito bene!
Se raggiungiamo o meno i nostri obiettivi dipende in gran parte da quello che diciamo a noi stesse.
Allo stesso modo, anche la nostra autostima, la sicurezza in noi stesse, la gestione delle nostre emozioni sono influenzate fortemente dal nostro dialogo interno.
Se questo è efficace, saremo in grado di performare al meglio. Se invece ci parliamo in maniera disfunzionale… beh, mi dispiace, ma saremo spacciate!
Non disperare, però… perché ho anche un’ottima notizia! Sai che la nostra attenzione è selettiva?
Questo significa che se ti concentri fortemente su una cosa, non ci sarà spazio per un’altra.
Imparare a dirigere la nostra attenzione su pensieri positivi, a questo punto, diventa davvero imprescindibile!
Allora vediamo un po’ come fare.
Come strutturare un dialogo interno positivo?
Il potere del Self Talk sta tutto nel portare e mantenere
il focus su pensieri positivi
e sui nostri obiettivi.
La tecnica consiste nello sviluppo di affermazioni positive, parole chiave e
frasi stimolanti da ripetere a se stesse per sostituire i pensieri
disfunzionali con stimoli potenzianti.
Ma come dobbiamo impostare queste frasi affinché funzionino?
Ecco 5 consigli
per un dialogo interno positivo:
1) Elimina il NON e sostituiscilo con un'affermazione.
Il nostro cervello non riconosce il comando negativo, non è in grado di elaborare il “NON”.
Se ti dico: “NON pensare all’elefante rosa”… beh, dimmi, a cosa stai pensando?! Ecco, appunto.
Allora, piuttosto che ripeterti: “NON dormire fino a tardi!” molto meglio utilizzare: “Svegliati presto tutti i giorni!”.
2) Rivolgiti a te stessa dandoti del TU.
Parlarsi con la seconda persona singolare risulta molto più efficace quando si utilizzano parole chiave o frasi molto brevi.
Alcuni esempi possono essere: “Concentrati!” oppure “Resta calma!”.
In altri casi, ad esempio quando formuliamo frasi più articolate, sembra funzionare meglio la prima persona singolare.
Ad esempio: “Mi sento in pace con il mondo e attraggo solo cose che mi rendono felice”.
3) Formula frasi brevi, semplici e dirette.
Spesso utilizzare una sola parola “power” risulta molto efficace, soprattutto per gestire momenti d’ansia o particolarmente frenetici.
In questi casi, può essere utile ancorarsi a delle frasi come “Respira!” oppure “Basta pensare!” che, come delle vere e proprie istruzioni,
hanno il potere di richiamarci ad essere presenti a noi stesse.
4) Evita di utilizzare il DEVO e sostituiscilo con il VOGLIO.
Il “dovere” implica una costrizione, istintivamente non ci invoglia a seguire il comando, non spontaneamente.
Il “volere” ci pone in tutt’altra condizione, sicuramente più motivante.
Osserva la differenza tra: “Devo pulire tutta casa” e “Voglio una casa pulita e splendente!”.
5) Impara a riconoscere i pensieri disfunzionali.
Riconosci le frasi negative che ti ripeti più frequentemente
ed esercitati a trasformarle in positivo.
Più ti allenerai a farlo, più ti verrà spontaneo e il tuo Self Talk sarà sempre
più efficace.
Una delle situazioni in cui questa tecnica esprime tutto il suo potenziale è quella che ci vede vittime della cosiddetta “Sindrome dell’impostore”.
Si tratta di quella forma di insicurezza che non ci fa sentire mai all’altezza della situazione e per questo ci fa perdere tantissime opportunità a cui saremmo razionalmente preparate… ma che non ci sentiamo emotivamente in grado di affrontare.
Se ti va di approfondire, leggi questo articolo del blog che ho scritto proprio su questa sindrome.
Poi fai il test gratuito compilando il form qui sotto, per capire se l’Impostore sta influenzando negativamente anche le tue scelte!
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